Attenzione: il colesterolo alto fa male!

Il colesterolo è una molecola organica, facente parte della classe dei lipidi (più precisamente gli steroli). Esso compone le membrane cellulari, favorisce lo sviluppo dell’embrione in gravidanza, regola la produzione di ormoni steroidei, sali biliari e vitamina D. Il colesterolo può circolare nel sangue grazie alle lipoproteine, le quali si distinguono in LDL e HDL: le prime sono a bassa densità, distribuiscono il colesterolo prodotto dal fegato a organi e tessuti; le seconde, invece, sono ad alta densità e trasportano il colesterolo in eccesso verso il fegato, incaricato di smaltirlo. Sulla base di questa distinzione di funzioni, il colesterolo del primo tipo viene, comunemente, considerato cattivo (potendo causare disturbi cardiovascolari come infarti e ictus), il secondo buono.

Alitosi e non solo

I sintomi tipici di chi soffre di colesterolo alto sono: affaticamento, alitosi, debolezza, indigestione, intolleranze alimentari, intorpidimento degli arti, malattie della pelle, mal di testa, nausea, problemi alla vista e stitichezza. Come è facile intuire, si tratta di sintomi riconducibili facilmente anche ad altre patologie: ecco il motivo per cui è opportuno tenere sempre sotto controllo i valori di colesterolo nel sangue. Se questi superano i 200 mg/dL bisogna stabilire, in accordo col proprio medico, se sia necessario seguire una terapia farmacologica.

Rimedi farmacologici: quando adottarne?

Ecco alcuni consigli utili a prevenire l’accumulo di colesterolo nel sangue. È innanzitutto fondamentale seguire uno stile di vita sano, con una dieta bilanciata e praticando regolare attività fisica: in questo modo si combatte la sedentarietà, che è una delle principali cause (assieme alla propria genetica) di accumulo di colesterolo cattivo nell’organismo. Se il livello di colesterolo supera quello consigliato dalle linee guida, è necessario rivolgersi a un medico e stabilire quali siano gli integratori alimentari e i rimedi farmacologici idonei al caso specifico.